20 anni di musica liquida

Era il 23 ottobre del 2001 quando il modo di ascoltare la musica è cambiato per sempre. La musica aveva perso la sua dimensione fisica, si era liquefatta entrando direttamente in una scatolina chiamata Ipod. Com’è cambiato da allora il mercato della musica? Noi ne abbiamo parlato con Enzo Mazza, presidente FIMI

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Sono trascorsi vent'anni dal 23 ottobre 2001, il giorno in cui è nato l'iPod e con esso è iniziata la rivoluzione digitale nel mondo della musica. Da allora, la dimensione fisica della musica è scomparsa e la musica stessa si è "liquidata" entrando in una scatolina digitale. Oggi, la musica continua ad essere principalmente digitale e noi di Pop Economy abbiamo voluto parlare di questo cambiamento con Enzo Mazza, presidente della Federazione Industria Musicale Italiana.

Secondo Mazza, la trasformazione della musica è stata forse la prima rivoluzione della produzione di contenuti. La musica è diventata liquida e si è trasformata grazie al download, che fu la prima grande rivoluzione del settore musicale, per poi arrivare all'attuale scenario dello streaming e alla totale dematerializzazione della musica. Questa trasformazione ha portato ad un cambiamento epocale per gli artisti, non solo dal punto di vista produttivo e distributivo, ma anche dal punto di vista creativo.

L'aspetto economico della trasformazione della musica è stato significativo. Infatti, l'arrivo di tantissime piattaforme e l'ampliamento delle opportunità di andare online hanno cambiato anche la quantità di offerta, aumentando di conseguenza il numero di opere che vengono messe online quotidianamente. Tuttavia, la scomparsa della musica fisica ha comportato una diminuzione del guadagno economico degli artisti.

La soluzione a questo problema è il live, che rappresenta un'importante forma di ricavo per gli artisti. Tuttavia, l'attività dal vivo cambia anche da artista ad artista, perché ci sono molte nuove generazioni di artisti che hanno una forte predisposizione alla produzione di contenuti nello streaming. Questo fa sì che le dinamiche del mercato siano molto diverse rispetto al passato.

Oggi, grazie anche alla presenza del digitale e dei social, gli artisti hanno a disposizione delle disponibilità completamente diverse rispetto al passato. Infatti, le tecnologie stanno dando delle interessanti opportunità, come la possibilità di fare dei live streaming che avvicinano molti consumatori a questo mondo e che mantengono viva l'attenzione dei fan.

In conclusione, il futuro della musica è ancora incerto, ma sicuramente legato alla qualità dell'audio e alle tecnologie Voice di Voice Recognition, che permetteranno di avere a disposizione milioni e milioni di brani con la possibilità di interagire e crearci le nostre playlist, magari attraverso dei device che saranno completamente legati alla nostra mobilità. La musica diventerà quindi una parte integrante della nostra vita.

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