Secondo una relazione al Parlamento del 2021, in Italia ci sono 8 milioni e 700 mila consumatori a rischio di alcolismo. Nonostante gli effetti negativi del consumo e dell'abuso di alcol, la cultura del bere continua ad essere presente nella nostra società e riflessa anche sul grande schermo. La rappresentazione dell'alcol nei film è strettamente connessa agli stereotipi di genere, soprattutto nel passato, dove l'alcol era visto come un'attività prevalentemente maschile. Le donne venivano rappresentate come vittime della violenza a seguito dell'abuso di alcol. Tuttavia, nel corso del tempo, le abitudini al consumo di alcol sono cambiate, grazie anche alla maggiore indipendenza economica delle donne, che hanno iniziato ad utilizzare l'alcol come mezzo di convivialità durante momenti di socializzazione.
Anche se l'alcol è presente in numerose rappresentazioni cinematografiche, la sua visibilità eccessiva potrebbe diventare rischiosa in termini di emulazione da parte del pubblico più giovane, come è stato per gli uomini per decenni. Infatti, la prima causa di morte degli under 24 in Italia è proprio l'alcol. Inoltre, sempre più minorenni dichiarano di avere effetti a lungo termine sulla salute, ma anche conseguenze sociali e legali.
Per combattere il consumo eccessivo di alcol e rendere i consumatori più consapevoli, sono necessarie campagne di sensibilizzazione e informazione. Tuttavia, informare non basta, soprattutto quando ci vogliamo rivolgere a fasce di popolazione resistenti ai consigli e alle raccomandazioni. Sarebbe importante comprendere le cause che portano le persone a voler utilizzare l'alcol come strumento di regolazione emotiva, per poter proporre modelli positivi di identificazione.
Infine, la possibilità di inserire informazioni sui danni derivanti dall'alcol sulle etichette delle bottiglie potrebbe essere una delle strade da percorrere. Tuttavia, è importante ricordare che l'Italia ha una cultura enogastronomica riconosciuta a livello internazionale, quindi bisogna trovare un equilibrio per evitare di danneggiare questo patrimonio culturale.
Anche se l'alcol è presente in numerose rappresentazioni cinematografiche, la sua visibilità eccessiva potrebbe diventare rischiosa in termini di emulazione da parte del pubblico più giovane, come è stato per gli uomini per decenni. Infatti, la prima causa di morte degli under 24 in Italia è proprio l'alcol. Inoltre, sempre più minorenni dichiarano di avere effetti a lungo termine sulla salute, ma anche conseguenze sociali e legali.
Per combattere il consumo eccessivo di alcol e rendere i consumatori più consapevoli, sono necessarie campagne di sensibilizzazione e informazione. Tuttavia, informare non basta, soprattutto quando ci vogliamo rivolgere a fasce di popolazione resistenti ai consigli e alle raccomandazioni. Sarebbe importante comprendere le cause che portano le persone a voler utilizzare l'alcol come strumento di regolazione emotiva, per poter proporre modelli positivi di identificazione.
Infine, la possibilità di inserire informazioni sui danni derivanti dall'alcol sulle etichette delle bottiglie potrebbe essere una delle strade da percorrere. Tuttavia, è importante ricordare che l'Italia ha una cultura enogastronomica riconosciuta a livello internazionale, quindi bisogna trovare un equilibrio per evitare di danneggiare questo patrimonio culturale.