Per milioni di studenti, la scuola sta per ricominciare e questo rappresenta un cambiamento radicale rispetto all'estate e alle vacanze. Non è raro provare un po' di timore in questa situazione, sia per gli studenti che per i loro genitori. Abbiamo intervistato Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo comportamentale e direttrice Formazione e Sviluppo di Serenis, per capire come affrontare al meglio il ritorno a scuola.
Secondo Migliore, il ritorno a scuola può rappresentare un piccolo trauma per molti, poiché l'estate è il momento in cui si scardinano le routine. Durante questa stagione, si creano abitudini diverse che non sono sempre positive. Quindi, è normale che il dover tornare a una routine rigidamente strutturata possa mettere paura. Tuttavia, ci sono anche altri fattori legati alla scuola che possono creare ansia, come la socialità e le problematiche a essa collegate.
Ma come prepararsi al meglio per il rientro tra i banchi? Innanzitutto, bisogna affrontare i compiti delle vacanze. I compiti estivi possono essere un po' un problema per tutti, soprattutto se vengono lasciati alle ultime due settimane. Non solo diventano estremamente stressanti, ma non sono nemmeno costruttivi. I compiti delle vacanze servono per mantenere il cervello "allenato", quindi è meglio suddividerli lungo tutto il periodo estivo. Inoltre, i genitori devono capire che il concetto di tempo per un bambino è diverso, quindi è importante supportarli nella gestione dei compiti.
Un altro aspetto delicato riguarda gli orari. Durante l'estate, si tende ad andare a letto tardi e svegliarsi più tardi al mattino. È importante condividere gli orari con i propri figli anziché imporli. Se passa come imposizione dall'alto, si rischia di essere visti come "rompiscatole". È consigliabile, quindi, cercare di far capire ai bambini quali sono le difficoltà e gradualmente riadattarsi agli orari scolastici.
Anche la preparazione del materiale scolastico può essere stressante per i genitori. È normale che ci siano imprevisti come libri che arrivano in ritardo, ma è importante mantenere la calma e non trasmettere ansia ai propri figli. È fondamentale ricordare che siamo dei modelli per i nostri figli e se passiamo ansia e aspettative troppo elevate, loro reagiranno di conseguenza.
Secondo Migliore, il ritorno a scuola può rappresentare un piccolo trauma per molti, poiché l'estate è il momento in cui si scardinano le routine. Durante questa stagione, si creano abitudini diverse che non sono sempre positive. Quindi, è normale che il dover tornare a una routine rigidamente strutturata possa mettere paura. Tuttavia, ci sono anche altri fattori legati alla scuola che possono creare ansia, come la socialità e le problematiche a essa collegate.
Ma come prepararsi al meglio per il rientro tra i banchi? Innanzitutto, bisogna affrontare i compiti delle vacanze. I compiti estivi possono essere un po' un problema per tutti, soprattutto se vengono lasciati alle ultime due settimane. Non solo diventano estremamente stressanti, ma non sono nemmeno costruttivi. I compiti delle vacanze servono per mantenere il cervello "allenato", quindi è meglio suddividerli lungo tutto il periodo estivo. Inoltre, i genitori devono capire che il concetto di tempo per un bambino è diverso, quindi è importante supportarli nella gestione dei compiti.
Un altro aspetto delicato riguarda gli orari. Durante l'estate, si tende ad andare a letto tardi e svegliarsi più tardi al mattino. È importante condividere gli orari con i propri figli anziché imporli. Se passa come imposizione dall'alto, si rischia di essere visti come "rompiscatole". È consigliabile, quindi, cercare di far capire ai bambini quali sono le difficoltà e gradualmente riadattarsi agli orari scolastici.
Anche la preparazione del materiale scolastico può essere stressante per i genitori. È normale che ci siano imprevisti come libri che arrivano in ritardo, ma è importante mantenere la calma e non trasmettere ansia ai propri figli. È fondamentale ricordare che siamo dei modelli per i nostri figli e se passiamo ansia e aspettative troppo elevate, loro reagiranno di conseguenza.