Banche in crisi

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Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank negli Stati Uniti, ora è toccato all'Europa. La banca coinvolta questa volta è Credit Suisse, una delle più grandi banche svizzere. Secondo Davide Cantore di Avalon Solitair, la banca è stata gestita male negli anni a causa dell'acquisizione da parte di fondi internazionali. Questi investitori azionisti internazionali hanno preferito amministratori non svizzeri, prevalentemente anglosassoni, per dare una direzione più internazionale al gruppo. Tuttavia, questo ha snaturato la banca svizzera, trasformandola in una banca di investimento internazionale, che ha preso dei rischi e ha fatto degli investimenti sbagliati che hanno ridotto le riserve. La banca si è trovata in una situazione molto debole, con un problema serio di bilancio di redditività.

La situazione internazionale attuale di rialzo dei tassi è stata il colpo di grazia per Credit Suisse, che era già debole. Il rialzo dei tassi ha impattato notevolmente sull'istituzione, portando alla sua crisi. Tuttavia, il fatto che la crisi abbia toccato una banca svizzera ha limitato i danni in quanto la Svizzera è un paese molto ricco e benestante. Inoltre, la Svizzera ha molte banche, ma Credit Suisse era l'unica banca debole. Pertanto, come nazione, non ha avuto problemi ad assorbire queste perdite. La fusione con la più grande banca svizzera, UBS, ha fatto sì che la situazione venisse tamponata e salvata per certi versi.

Tuttavia, il fallimento di Credit Suisse ha segnalato una debolezza del sistema finanziario che tocca anche l'Europa intera. Infatti, tutto il settore bancario europeo ha tremato e le banche tedesche, italiane e francesi hanno avuto problemi simili. Gli investitori in questo momento stanno avendo un'attenzione particolare e hanno aumentato al massimo il grado di rischio, guardando con preoccupazione allo scenario europeo. Ciò che va evitato è una corsa agli sportelli in quanto la situazione è molto delicata. Mentre in Svizzera la situazione si è risolta, i nodi restano tutti sulle banche, soprattutto italiane, dove istituzioni sono legate al doppio filo ai titoli di stato del paese. In una fase di rialzo dei tassi, hanno perso prezzo e hanno creato voragini enormi nei bilanci di queste banche.

È importante che la BCE e i governi intervengano per evitare che si verifichi un effetto domino. La speranza è che la BCE rallenti nell'aumento dei tassi, che ha creato uno shock devastante, e che le autorità nazionali intervengano con riform

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