Border Walls, oltre i muri e i confini

Border Walls è la mostra inaugurata all’Università IULM di Milano, ispirata alla parola dell’anno 2020: Confine.

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Nel mondo ci sono 76 muri che separano e proteggono, diventando i protagonisti della mostra "Border Walls" inaugurata all'Università IULM di Milano. I muri sono diventati oggetto di riflessione e ispirazione per la parola dell'anno 2020: "confine". In un'intervista al rettore dell'università, Gianni Canova, si parla dell'importanza dell'arte e della cultura per superare un momento difficile come quello che stiamo vivendo. La mostra vuole far capire che i confini sono soprattutto processi mentali e servono a volte per proteggerci, ma nella misura in cui siamo capaci di attraversarli. Durante la pandemia, tanti sono stati i muri che abbiamo abbattuto, ma ancora ce ne sono da superare, come quelli che separano la didattica in presenza dalla didattica a distanza. Gli artisti digitali Luca Bagnoli ed Elisa la Boria hanno voluto esplorare il ruolo degli schermi come nuovo muro della recente situazione che abbiamo dovuto vivere e attraversare nell'ultimo anno e mezzo. La mostra è un'esperienza a 360 gradi che invita a non avere fretta, ma a godersi il momento e fare un'esperienza completa. La mostra è pronta per essere fruita da chiunque voglia capire il significato di un confine e il suo ruolo nella società odierna.

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