Caregiver abbandonati dallo Stato

Studenti universitari e caregiver familiari anche tra i Millennials la GenZ sono abbandonati. Per cercare di tutelarli nasce UNIDAD, un’organizzazione studentesca che promuove la didattica a distanza integrativa e complementare.

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Essere studenti e caregiver, una sfida quotidiana che richiede impegno e responsabilità. Il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione italiana, per molti caregiver familiari rappresenta un'aspirazione irraggiungibile. La Dad, istituita in risposta alla pandemia da Covid-19, ha avuto gravi conseguenze sulla qualità dell'istruzione e sulla salute mentale degli studenti. Tuttavia, per alcuni caregiver, è stata l'occasione per conciliare studio e assistenza ai propri familiari non autosufficienti.

Antonio De Marcus, caregiver e studente universitario che aderisce all'iDad, l'Iniziativa per il Diritto allo Studio dei Caregiver Familiari, ha spiegato che essere caregiver non significa fare volontariato, ma compiere un lavoro estremamente usurante dal punto di vista psicofisico, compiendo un atto di amore e responsabilità verso un familiare.

De Marcus ha sottolineato l'importanza di distinguere tra caregiver genitore e caregiver libero, come lui, che hanno scelto di assistere il proprio genitore con disabilità per vivere in sostanza, rinunciando anche in parte allo studio. I caregiver genitori hanno la preoccupazione di assistere il figlio quotidianamente e di fargli vivere una vita più serena, ma hanno anche la seconda responsabilità, quella che viene una volta che il genitore non c'è più, ovvero la domanda: a chi lasceremo nostro figlio?

De Marcus ha evidenziato che le situazioni dei caregiver toccano anche i più giovani millennials che tentano di laurearsi ma non possono seguire le lezioni universitarie in presenza perché impegnati nell'assistenza di un familiare. Tuttavia, purtroppo, il numero dei caregiver in Italia non è stato ancora definito alla normativa.

L'iDad ha lanciato un'iniziativa per il diritto allo studio dei caregiver familiari, sottoscritta da 4 in città confad, il coordinamento nazionale delle famiglie di persone con disabilità. L'iniziativa chiede che la didattica a distanza sia inclusiva e attenta a tutte le fasi, che vengano messe a disposizione non solo le registrazioni, ma anche i video delle lezioni, e che siano garantiti il diritto allo studio e la possibilità di partecipare alle borse di studio con parametri più bassi.

Inoltre, De Marcus ha sottolineato che la categoria dei caregiver consente allo Stato di risparmiare molto denaro, ma allo stesso tempo, gli studenti universitari che sono caregiver familiari stanno lottando da decenni per avere un riconoscimento. Il problema è che lo Stato non ascolta chi ha queste problematiche, nonostante l'impegno e la responsabilità dimostrati dai caregiver familiari.

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