L'arte e i giovani artisti sono al centro dell'attenzione della fondazione Michele Cea, nata nel 2015 in memoria del giovane artista che le dà il nome. La fondazione ha l'obiettivo di sostenere i giovani talenti e mantenere vivo il ricordo di Michele.
La scienza ha dimostrato che l'alcol non fa apparire le persone più belle, ma può fungere da "coraggio liquido" per avvicinarsi a persone attraenti. Uno studio dell'Università di Pittsburgh ha analizzato l'effetto dell'alcol sulla percezione di attrattività. Agli uomini è stata somministrata una bevanda alcolica o una bevanda analcolica e successivamente questi hanno dovuto selezionare con quali individui delle foto avrebbero voluto interagire. I risultati hanno dimostrato che l'alcol non aumenta la percezione di attrattività degli altri, ma dà il coraggio di avvicinarsi a persone più attraenti.
Un rapporto pubblicato dall'Università di Sydney ha evidenziato che i migranti di prima generazione dalla Cina in Australia percepiscono un aumento di atteggiamenti ostili e diffidenza nei loro confronti. Un sondaggio condotto su 689 migranti cinesi ha rivelato che il 70% di loro ritiene che i resoconti dei media australiani sull'influenza cinese abbiano reso il pubblico australiano più ostile e sospettoso. Nonostante ciò, solo il 17% degli intervistati si sente sempre considerato come membro della comunità, mentre il 76% sostiene di non avere voce in capitolo nel dibattito pubblico.
La scienza ha dimostrato che l'alcol non fa apparire le persone più belle, ma può fungere da "coraggio liquido" per avvicinarsi a persone attraenti. Uno studio dell'Università di Pittsburgh ha analizzato l'effetto dell'alcol sulla percezione di attrattività. Agli uomini è stata somministrata una bevanda alcolica o una bevanda analcolica e successivamente questi hanno dovuto selezionare con quali individui delle foto avrebbero voluto interagire. I risultati hanno dimostrato che l'alcol non aumenta la percezione di attrattività degli altri, ma dà il coraggio di avvicinarsi a persone più attraenti.
Un rapporto pubblicato dall'Università di Sydney ha evidenziato che i migranti di prima generazione dalla Cina in Australia percepiscono un aumento di atteggiamenti ostili e diffidenza nei loro confronti. Un sondaggio condotto su 689 migranti cinesi ha rivelato che il 70% di loro ritiene che i resoconti dei media australiani sull'influenza cinese abbiano reso il pubblico australiano più ostile e sospettoso. Nonostante ciò, solo il 17% degli intervistati si sente sempre considerato come membro della comunità, mentre il 76% sostiene di non avere voce in capitolo nel dibattito pubblico.