Osserva. E’ un’azione semplicissima eppure per farla il nostro cervello mette in moto decine di meccanismi. Scopriamone di più!
Immaginate di entrare in un supermercato e di scegliere un pacco di biscotti, un'azione semplicissima. Eppure, per farla, il nostro cervello attiva decine di meccanismi. Il centro di ricerca di neuromarketing dell'università IULM di Milano studia anche questo, analizzando comportamenti e reazioni delle persone di fronte a prodotti, spot e packaging per capire meglio di cosa si tratta. Il direttore del laboratorio marketing, Vincenzo Russo, ha spiegato che il laboratorio nasce nel 2008 con l'obiettivo di misurare la reazione emotiva dei consumatori e soprattutto quella reazione che non si può intercettare con tecniche classiche di indagine, come per esempio questionari poco sviluppo e interviste.
Il laboratorio misura le reazioni emotive di fronte a qualsiasi forma di stimolazione, un'analisi attenta e scrupolosa delle emozioni umane che non sarebbe possibile senza l'uso di una tecnologia avanzata. "Beh, gli strumenti che noi utilizziamo sono i più importanti per noi, sono gli elettroencefalogrammi. Oggi ce ne sono di tanti tipi, siamo partiti prima con il tentativo di misurare con una tensione prolungata molto semplice a due canali, addirittura quella che viene chiamata la simmetria prefrontale. Questo si misura con delle trincefalogramma che può essere semplicissimo con due canali, ma oggi ne lavoriamo con elettroencefalogrammi molto più potenti. Siamo arrivati a utilizzare un antecento programma 52 canali che ci permettono a questo punto di analizzare non solo la parte della simmetria prefrontale, ma l'attivazione di tutto il cervello. Abbiamo la possibilità, per esempio, di misurare l'overload cognitivo, quindi il carico cognitivo, oppure la memorizzazione di un messaggio. Misuriamo anche l'engagement cognitivo, quindi il riconoscimento di una stimolazione come particolarmente attrattiva, sempre con questo strumento. Oltre a questo, ci sono tanti altri strumenti importanti come, per esempio, un Face Reader che riconosce il movimento dei muscoli del volto e questo ci permette di individuare il tipo di emozione che la persona sta provando".
La pandemia ha cambiato anche gli insegnamenti dei consumatori che sono diventati più attenti a determinati elementi diventati poi Trend di consumo. La posizione della grande distribuzione è cresciuta in maniera significativa, probabilmente perché è diventato un interlocutore serio e riconoscibile, o comunque l'unico interlocutore durante il periodo del lockdown.
Il laboratorio misura le reazioni emotive di fronte a qualsiasi forma di stimolazione, un'analisi attenta e scrupolosa delle emozioni umane che non sarebbe possibile senza l'uso di una tecnologia avanzata. "Beh, gli strumenti che noi utilizziamo sono i più importanti per noi, sono gli elettroencefalogrammi. Oggi ce ne sono di tanti tipi, siamo partiti prima con il tentativo di misurare con una tensione prolungata molto semplice a due canali, addirittura quella che viene chiamata la simmetria prefrontale. Questo si misura con delle trincefalogramma che può essere semplicissimo con due canali, ma oggi ne lavoriamo con elettroencefalogrammi molto più potenti. Siamo arrivati a utilizzare un antecento programma 52 canali che ci permettono a questo punto di analizzare non solo la parte della simmetria prefrontale, ma l'attivazione di tutto il cervello. Abbiamo la possibilità, per esempio, di misurare l'overload cognitivo, quindi il carico cognitivo, oppure la memorizzazione di un messaggio. Misuriamo anche l'engagement cognitivo, quindi il riconoscimento di una stimolazione come particolarmente attrattiva, sempre con questo strumento. Oltre a questo, ci sono tanti altri strumenti importanti come, per esempio, un Face Reader che riconosce il movimento dei muscoli del volto e questo ci permette di individuare il tipo di emozione che la persona sta provando".
La pandemia ha cambiato anche gli insegnamenti dei consumatori che sono diventati più attenti a determinati elementi diventati poi Trend di consumo. La posizione della grande distribuzione è cresciuta in maniera significativa, probabilmente perché è diventato un interlocutore serio e riconoscibile, o comunque l'unico interlocutore durante il periodo del lockdown.