Da grande voglio fare il…gamer!

Anche essere un gamer professionista nel mondo del calcio è un lavoro non per tutti. Ecco i segreti di  Daniele Tealdi, gamer per il Cagliari calcio Esports

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Gli sport e i videogiochi stanno conquistando sempre più appassionati in tutto il mondo, generando un trend in costante crescita. Secondo il "Global in Sports and Live Streaming Report" del 2021, redatto dalla società di analisi del gaming e degli sport, la crescita di ricavi anno su anno è pari al 14,5% a livello globale e nel 2021 si dovrebbe toccare la cifra di 1,1 miliardi di dollari.

In Italia, il tasso di crescita di questo fenomeno culturale è ancora maggiore rispetto ad altri Paesi europei come Spagna, Francia e Germania. Federico Brambilla, amministratore delegato di Exit, ha dichiarato che in Italia ci sono più di un milione e mezzo di fan che seguono gli sport ogni settimana e più di 400.000 persone che seguono gli esports tutti i giorni, con un target che va dai 16 ai 40 anni.

L'Italia si colloca nel panorama globale degli esports seguendo un processo culturale di fruizione del contenuto digitale, attraverso i social network e il gaming, che rappresenta un ottimo mezzo per fare un determinato contenuto virale. Tuttavia, in Italia non possono funzionare gli stessi videogiochi che funzionano all'estero. Ad esempio, abbiamo grosse community di cards games perché oltre ad essere degli allenatori della domenica, siamo un popolo di carte.

Exit, ad esempio, è in partnership con il Cagliari Calcio e Sport, un club di Serie A, e ha appena disputato le fasi a play off e si è qualificato alle final eight del campionato virtuale della Serie A TIM. Essere un gamer non è meno faticoso che correre su un campo vero, ci vogliono precisione e concentrazione, come afferma Daniele Tealdi, gamer per il Cagliari Calcio e Sport.

Gli allenamenti cambiano a seconda del gioco, ma in generale si basano principalmente sull'allenamento giocando contro altri professionisti, cercando di capire le dinamiche del gioco con gli allenatori, i mental coach e gli psicologi dello sport che seguono gli esports.

Per iniziare a lavorare in questo mondo, servono alcuni semplici passi e tanta perseveranza. Una console, un po' di tecniche e una connessione sono la base, ma servono anche talento, voglia, sacrifici e perseveranza. In ogni caso, è importante guardare e imparare da quelli più bravi, perché in tutte le cose ci sono da chi imparare qualcosa e da chi imparare a non fare qualcosa.

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