DOPO DI NOI – La vita adulta delle persone con disabilità

“Che cosa accadrà dopo di noi?”. È la domanda che molti genitori di ragazzi disabili si pongono ma, in realtà, il cammino verso la vita adulta va intrapreso fin dall’infanzia. Questo è l’obiettivo della Fondazione CondiVivere. Ce lo spiegano meglio il suo Presidente Canio Muscillo e Alberto Aldeghi, presidente della Cooperativa Sì, si può fare

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La Fondazione Condividere è un'ONLUS che aiuta i parenti di persone con disabilità cognitive a pensare al futuro e a un dopo a partire dal presente. La fondazione, nata nel 2010 a Bresso, si avvale del metodo pedagogico Emozioni di Conoscere, studiato e messo a punto dal professor Nicola Cuomo, per creare un percorso formativo per una migliore qualità della vita della persona con disabilità e di continuità con la famiglia. La fondazione forma e affianca la famiglia per aiutarle nei percorsi formativi per lo sviluppo delle autonomie verso una vita autonoma indipendente. L'idea di base è che si apprende sempre durante tutto l'arco della vita e sono progetti di potenziamento dell'autonomia che non vogliono dire solo agire autonomamente, ma soprattutto potenziare nella persona con deficit la consapevolezza di sé e di ciò che desidera. La fondazione si avvale di contesti e non di strutture, sposando l'idea della persona con disabilità inserita in contesti inclusivi.

La fondazione Condividere aiuta i ragazzi con deficit a sviluppare la propria autonomia nei diversi ambiti della vita attraverso i suoi programmi. In particolare, la fondazione investe il proprio impegno nella creazione di ambienti inclusivi, dove le persone con disabilità possono vivere in autonomia. Tra le diverse strutture della fondazione vi è un appartamento molto speciale, la Scuola delle Autonomie, un modo per imparare a sviluppare la propria autonomia abitativa. In questo contesto, la persona viene presa in carico a 360 gradi in tutti i suoi aspetti, dall'inserimento lavorativo a quello dell'abitare, del tempo libero e della socializzazione.

La fondazione Condividere ha aperto anche un negozio di prodotti biologici, il Bottegaio Nostrano, dove lavorano ragazzi con disabilità cognitive. Il punto vendita è gestito da operatori formati al metodo Emozioni di Conoscere, il desiderio di esistere, ed è nato con la funzione di creare uno sviluppo cognitivo e una preparazione al lavoro per persone con disabilità. Il negozio è molto importante perché, nel progetto della fondazione, la cosa fondamentale è creare ambienti inclusivi. Il negozio è aperto sul territorio e quindi si confronta con le persone del quartiere per far vedere che le persone con disabilità sono persone che sono abili, produttive e che possono vivere esattamente nella nostra realtà come tutti.

La fondazione Condividere collabora anche con un'associazione dilettantistica sportiva che è Busen Impreso, gestita dal maestro di judo Aldo Piatti, che da anni fa inserimento sportivo in classi normali di judo di ragazzi con la sindrome di Down.

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