Gli avvocati stanno scomparendo?

Legal Tech: potrà la tecnologia sostituire la professione dell’avvocato? Ce ne parla Massimo Penco, avvocato e founder Studio Penco

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La figura dell'avvocato si appresta a scomparire? Questa è forse un'esagerazione, ma è innegabile che anche il settore legale debba fare i conti con il progresso tecnologico. Nel corso dell'ultimo decennio, il Legal Tech, ovvero il settore della tecnologia applicata al diritto, è stato protagonista di numerosi sviluppi. Ma come è cambiata la professione di avvocato? Noi di Pop Economy lo abbiamo chiesto all'avvocato Massimo Penko.

"La professione è certamente cambiata tantissimo e direi che gli ultimi eventi, anche quelli meno felici come l'emergenza sanitaria, hanno contribuito ad accelerare questo cambiamento. Certamente la tecnologia è parte di questo cambiamento e direi che anzi è la grande occasione e non va vista come un limite, perché comunque il poter fare delle riunioni a distanza in web call invece che trovarsi ha certamente dei vantaggi. Certo, c'è una nuova etichetta anche del trovarsi via web ed è difficile trovarsi in persona, magari bisogna concentrare di interventi il più possibile, essere sintetici, essere puntuali nel trovarsi alla call come se fosse un appuntamento di persona, quindi è molto importante come dire adeguarsi alle nuove tecnologie, sapendo coglierne gli aspetti migliori".

Ma come avvocato, la macchina può sostituire l'uomo? "La macchina non può sostituire in tutto l'uomo, oppure avendo delle innumerevoli qualità e degli indubbi vantaggi perché la macchina ha la capacità di immagazzinare, ordinare e indicizzare una quantità di dati che l'uomo, l'essere umano, non è in grado di fare e anche particolarmente veloce. Poi nel riorganizzarli, quindi dare risposte, però è anche vero che certi argomenti hanno delle ricadute che la macchina non può considerare. Per esempio, magari vincere una causa o il perderla hanno delle ricadute reputazionali per cui il modo con cui viene gestito il processo, nel caso magari di un processo che sia su penale, civile, amministrativo, rende necessarie delle qualità prettamente umane, cioè capacità di sintesi, capacità magari di tatto, di saper interagire coi media, di saper cosa dire, in che modo dirlo. Quindi, come dire, non tutte le attività potranno essere fatte dalla macchina, anche se la macchina e soprattutto questi nuovi algoritmi, anche quelli predittivi, sono sempre più sofisticati, avrà certamente delle qualità che l'essere umano non ha".

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