Secondo le previsioni di Demoscopica, l'estate del 2023 porterà un aumento del 12,2% delle presenze turistiche in Italia rispetto all'anno precedente, segnale che il turismo sta ripartendo dopo la pandemia. Cristina Mottironi, direttrice del MET dell'Università Bocconi, ha analizzato le cause di questo aumento e ha affermato che il mercato internazionale si sta riaprendo oltre al mercato domestico. Anche se non abbiamo ancora raggiunto i livelli del 2019, si stima che entro il 2024 si tornerà ai livelli pre-pandemia, il che significa un ritorno alla crescita.
Il turismo è un settore importante per l'economia del paese, contribuendo al PIL con circa il 13%. Nonostante il fatto che i numeri non saranno quelli dell'estate del 2019, il turismo porterà benefici all'intera economia. Il peso del turismo non riguarda solo il contributo al PIL, ma anche l'immagine del paese e gli effetti della spesa turistica su molti settori.
L'estate del 2023 vedrà un forte aumento della presenza di turisti stranieri, soprattutto americani, che sono sempre stati un mercato importante per l'Italia. Gli americani sono tornati in Italia nel 2022 e nel 2023 hanno dato ulteriore conferma di questo ritorno. Storicamente, gli stranieri hanno sempre preferito l'Italia per il turismo culturale e balneare, ma anche per la cucina, lo stile di vita italiano e l'ospitalità.
L'inflazione e i prezzi elevati non scoraggiano gli italiani dal prendersi una vacanza. Anche se ci sarà una quota di persone che dovrà rinunciare alla vacanza, le previsioni dicono che molti italiani spenderanno di più, facendo leva sui risparmi accumulati durante il periodo della pandemia e ricorrendo alla formula delle rateizzazioni che si sta consolidando anche nel mercato turistico.
I giovani hanno una maggiore sensibilità al prezzo, ma per loro il viaggio è ancora più necessario che per altre generazioni. Preferiscono rinunciare ad altro ma non a viaggiare, quindi il costo non è l'unico fattore che determina la scelta tra Italia ed estero. Per i giovani, è importante il tipo di vacanza che si va a fare e quindi avere vacanze che siano un po' ispirazionali, che mettano in contatto con le comunità locali e che possano anche includere attività di volontariato.
Il turismo è un settore importante per l'economia del paese, contribuendo al PIL con circa il 13%. Nonostante il fatto che i numeri non saranno quelli dell'estate del 2019, il turismo porterà benefici all'intera economia. Il peso del turismo non riguarda solo il contributo al PIL, ma anche l'immagine del paese e gli effetti della spesa turistica su molti settori.
L'estate del 2023 vedrà un forte aumento della presenza di turisti stranieri, soprattutto americani, che sono sempre stati un mercato importante per l'Italia. Gli americani sono tornati in Italia nel 2022 e nel 2023 hanno dato ulteriore conferma di questo ritorno. Storicamente, gli stranieri hanno sempre preferito l'Italia per il turismo culturale e balneare, ma anche per la cucina, lo stile di vita italiano e l'ospitalità.
L'inflazione e i prezzi elevati non scoraggiano gli italiani dal prendersi una vacanza. Anche se ci sarà una quota di persone che dovrà rinunciare alla vacanza, le previsioni dicono che molti italiani spenderanno di più, facendo leva sui risparmi accumulati durante il periodo della pandemia e ricorrendo alla formula delle rateizzazioni che si sta consolidando anche nel mercato turistico.
I giovani hanno una maggiore sensibilità al prezzo, ma per loro il viaggio è ancora più necessario che per altre generazioni. Preferiscono rinunciare ad altro ma non a viaggiare, quindi il costo non è l'unico fattore che determina la scelta tra Italia ed estero. Per i giovani, è importante il tipo di vacanza che si va a fare e quindi avere vacanze che siano un po' ispirazionali, che mettano in contatto con le comunità locali e che possano anche includere attività di volontariato.