Pandemia, guerra e crisi economica hanno reso la società italiana stanca, con nuove priorità e a tratti malinconica, come emerge dall'ultimo rapporto Censis. Queste paure e incertezze rischiano di confluire in un sentimento sempre più comune: la rabbia. Pop News ha chiesto una definizione di questo stato d'animo alla Dottoressa Chiara Segale, psicologa e psicoterapeuta. La rabbia, spiega la Dottoressa, è una delle cinque emozioni fondamentali, importante per la sopravvivenza, ma deve essere in equilibrio e bisogna saperla gestire nel modo corretto.
La rabbia colpisce tutti, sia adulti che bambini, e si manifesta in due modi diversi: può essere patologica, quando implode dentro di noi, o distruttiva, quando ne perdiamo il controllo. In questo contesto storico-sociale, gli adolescenti sono colpiti in primis da questo sentimento. La generazione attuale è dominata dalla rabbia, e gli adolescenti, in particolare, faticano a contenerla. La percezione di un Paese che può rischiare la guerra e l'allarme per il Covid hanno posto il loro sistema di sicurezza in allerta, e questo ha creato in loro un senso di nervosismo e rabbia.
Ma non si tratta solo di adolescenti: la rabbia colpisce anche i bambini piccoli, che spesso manifestano comportamenti oppositivi-provocatori. Questa diagnosi indica bimbi proprio arrabbiati, sfidanti, che richiedono attenzione. Le motivazioni che spingono le persone a questo tipo di esperienza sono le più diverse, ma le "stanze della rabbia", una nuova moda importata dall'estero, possono essere controproducenti per coloro che hanno una rabbia distruttiva.
Tuttavia, per coloro che hanno paura a manifestare la propria rabbia, l'esperienza in queste stanze può essere positiva, una sorta di sfogo terapeutico. Chiara Segale consiglia di riflettere bene e tarare sui singoli pazienti i trattamenti e gli interventi per gestire la rabbia. In questo periodo storico, la rabbia sembra essere molto presente in tutti noi e imparare a gestirla nel modo giusto è fondamentale per il benessere individuale e collettivo.
La rabbia colpisce tutti, sia adulti che bambini, e si manifesta in due modi diversi: può essere patologica, quando implode dentro di noi, o distruttiva, quando ne perdiamo il controllo. In questo contesto storico-sociale, gli adolescenti sono colpiti in primis da questo sentimento. La generazione attuale è dominata dalla rabbia, e gli adolescenti, in particolare, faticano a contenerla. La percezione di un Paese che può rischiare la guerra e l'allarme per il Covid hanno posto il loro sistema di sicurezza in allerta, e questo ha creato in loro un senso di nervosismo e rabbia.
Ma non si tratta solo di adolescenti: la rabbia colpisce anche i bambini piccoli, che spesso manifestano comportamenti oppositivi-provocatori. Questa diagnosi indica bimbi proprio arrabbiati, sfidanti, che richiedono attenzione. Le motivazioni che spingono le persone a questo tipo di esperienza sono le più diverse, ma le "stanze della rabbia", una nuova moda importata dall'estero, possono essere controproducenti per coloro che hanno una rabbia distruttiva.
Tuttavia, per coloro che hanno paura a manifestare la propria rabbia, l'esperienza in queste stanze può essere positiva, una sorta di sfogo terapeutico. Chiara Segale consiglia di riflettere bene e tarare sui singoli pazienti i trattamenti e gli interventi per gestire la rabbia. In questo periodo storico, la rabbia sembra essere molto presente in tutti noi e imparare a gestirla nel modo giusto è fondamentale per il benessere individuale e collettivo.