Si chiama Quipu ed è la prima varietà di quinoa italiana a km 0. A realizzarla dopo anni di studi è il dipartimento di tecnologia agrarie alimentari ambientali e forestali dell'Università degli Studi di Firenze. Ne parla ai microfoni di Pop News il professor Paolo Casini, docente di agronomia generale e coltivazioni erbacee.
Il dipartimento dell'università si occupa di pseudocereali, cioè di piante dalle quali si può ottenere farina come i cereali, ma che hanno proprietà simili ai cereali, in alcuni casi anche migliori, come ad esempio amaranto e grano saraceno. Ci lavorano dal 1999 e hanno colto l'onda di notorietà di questa pianta per continuare ulteriormente i nostri studi.
Le zecche potrebbero essere ancora più appiccicose e fastidiose di quanto pensiamo. Un team di ricercatori del Regno Unito, guidato da Sem England, ha teorizzato che gli insetti non si affidano solo al contatto diretto per aggrapparsi all'ospite a cui succhieranno il sangue, ma utilizzano anche forze elettrostatiche.
Per dimostrare questa teoria, gli scienziati hanno effettuato diversi esperimenti. Hanno, per esempio, caricato elettrostaticamente la pelliccia di alcuni animali e hanno scoperto che le zecche potevano essere attirate sulla pelliccia entro brevi distanze. La spinta statica potrebbe solo estendere di pochi millimetri la capacità delle zecche di raggiungere un ospite, ma in termini umani, secondo England, sarebbe l'equivalente di noi che saltiamo tre o quattro rampe di scale in una sola volta.
Miglioramenti marginali ai suoli agricoli in tutto il mondo immagazzinerebbero abbastanza carbonio da mantenere il mondo entro il limite di 1,5°C del riscaldamento globale. A dirlo Jacqueline McGlade, ex capo scienziato del programma ambientale delle Nazioni Unite ed ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente.
Il dipartimento dell'università si occupa di pseudocereali, cioè di piante dalle quali si può ottenere farina come i cereali, ma che hanno proprietà simili ai cereali, in alcuni casi anche migliori, come ad esempio amaranto e grano saraceno. Ci lavorano dal 1999 e hanno colto l'onda di notorietà di questa pianta per continuare ulteriormente i nostri studi.
Le zecche potrebbero essere ancora più appiccicose e fastidiose di quanto pensiamo. Un team di ricercatori del Regno Unito, guidato da Sem England, ha teorizzato che gli insetti non si affidano solo al contatto diretto per aggrapparsi all'ospite a cui succhieranno il sangue, ma utilizzano anche forze elettrostatiche.
Per dimostrare questa teoria, gli scienziati hanno effettuato diversi esperimenti. Hanno, per esempio, caricato elettrostaticamente la pelliccia di alcuni animali e hanno scoperto che le zecche potevano essere attirate sulla pelliccia entro brevi distanze. La spinta statica potrebbe solo estendere di pochi millimetri la capacità delle zecche di raggiungere un ospite, ma in termini umani, secondo England, sarebbe l'equivalente di noi che saltiamo tre o quattro rampe di scale in una sola volta.
Miglioramenti marginali ai suoli agricoli in tutto il mondo immagazzinerebbero abbastanza carbonio da mantenere il mondo entro il limite di 1,5°C del riscaldamento globale. A dirlo Jacqueline McGlade, ex capo scienziato del programma ambientale delle Nazioni Unite ed ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente.