La giustizia del futuro

video
play-sharp-fill
Si parla di Restorative Justice, un nuovo modello di giustizia riparativa che potrebbe essere la giustizia del futuro. Si tratta di un approccio che pone al centro dell'attenzione la vittima e i danni subiti dalla vittimizzazione. Questo modello, innovativo in Italia, fatica a prendere piede in un sistema penale basato prevalentemente sulla condanna del reo e sulla certezza di una responsabilità penale. Marco Monzani, giurista criminologo e docente presso l'Università iusve di Venezia, ha partecipato al quinto convegno nazionale di psicologia giuridica organizzato dalla Fondazione Gulotta, dove ha parlato dell'importanza di questo nuovo modello di giustizia.

Secondo Monzani, una volta che l'autore viene assicurato alla giustizia, la vittima non ha risolto i suoi problemi, anzi. La condanna dell'autore non ripara i danni che la vittima ha subito e non dà alla vittima il riconoscimento dello status di vittima stessa. Questo riconoscimento dovrebbe far parte del percorso di uscita dalla situazione di vittimizzazione. Si tratta, quindi, di una riparazione che va al di là di una semplice riparazione di tipo economico.

In Italia, la giustizia riparativa è entrata ufficialmente nel sistema di giustizia penale grazie alla Riforma Cartabia, che le ha dotato di una sua specifica disciplina. Nonostante ciò, questo modello fatica a trovare spazio all'interno di un sistema penale che è ancora reocentrico, basato prevalentemente sulla figura dell'autore del reato e molto poco sulla vittima.

Ci sono alcuni casi di giustizia riparativa in Italia che sono diventati esempi da seguire. Uno di questi casi riguarda una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro paese: il percorso di riparazione durato sette anni tra i familiari delle vittime delle Brigate Rosse e i brigatisti rossi. Questo è l'esempio più eclatante di giustizia riparativa che giustifica il fatto che questo strumento lo si può utilizzare anche in forme di vittimizzazione molto gravi e non soltanto per la cosiddetta criminalità bagatellare.

Nonostante la Direttiva Europea numero 29 del 2012 istituisca norme minime in materia di diritti assistenza e protezione delle vittime di reato, a distanza di oltre 10 anni il ruolo della vittima è ancora marginale all'interno del nostro sistema penale. La vittima viene tenuta in considerazione prevalentemente in quanto testimone del fatto più che come vittima. È vero che c'è la possibilità di costituirsi parte civile all'interno del procedimento penale, ma ci sono

Leave a comment

Privacy Policy  Cookie Policy   Termini e Condizioni
Credits
Website developed by Continuum Experience Design

Pop News è una testata giornalistica
registrata presso il Tribunale di Milano N° 299 del 28/11/2018 Pop Media S.r.l.
Via Stresa 18 – 20125 Milano P.I – C.F.: 10623350963
© All rights reserved Pop Media SRL