Si è appena concluso a Milano il V convegno nazionale di psicologia giuridica, organizzato dalla fondazione Gulotta. Si è trattato di un'importante occasione di incontro e confronto tra i massimi esperti di psicologia applicata all'ambito giuridico-forense, un momento di ricognizione dello stato dell'arte e delle prospettive scientifiche e professionali.
Il professore Guglielmo Gulotta, in un'intervista a Pop News, ha descritto i principali argomenti trattati durante il convegno. Tra questi, la psicologia della testimonianza, la memoria, l'imputabilità e la capacità di persuadere, gli incidenti stradali, gli abusi in famiglia sui minori e la cecità attentiva alla guida, causa di numerosi incidenti.
Il convegno ha rappresentato un momento cruciale per approfondire gli avanzamenti in questo campo. Gli incontri hanno avuto l'obiettivo di aggiornare gli esperti in ambito forense, ma anche quello di contribuire a migliorare la giustizia.
In particolare, si è discusso della valutazione della capacità di intendere e di volere, evidenziando la mancanza di uniformità tra gli psichiatri. Inoltre, si è parlato della testimonianza come strumento fondamentale per la giustizia, ma anche delle distorsioni che possono essere causate dalle modalità con cui sono formulate le domande dall'esaminatore.
Il professor Giuseppe Sartori, professore di neuropsicologia forense, ha presentato una ricognizione delle problematiche legate alla valutazione della testimonianza e come questa debba tener conto dei dati scientifici oggi a disposizione.
Ha sottolineato l'importanza di considerare anche gli aspetti psicologici nella valutazione delle testimonianze, in modo da evitare distorsioni e interpretazioni sbagliate.
In conclusione, il convegno ha dimostrato una grande qualità scientifica e un impegno concreto per trasferire questo sapere alla giustizia, contribuendo a un inquadramento bilanciato dei casi giudiziari.
Il professore Guglielmo Gulotta, in un'intervista a Pop News, ha descritto i principali argomenti trattati durante il convegno. Tra questi, la psicologia della testimonianza, la memoria, l'imputabilità e la capacità di persuadere, gli incidenti stradali, gli abusi in famiglia sui minori e la cecità attentiva alla guida, causa di numerosi incidenti.
Il convegno ha rappresentato un momento cruciale per approfondire gli avanzamenti in questo campo. Gli incontri hanno avuto l'obiettivo di aggiornare gli esperti in ambito forense, ma anche quello di contribuire a migliorare la giustizia.
In particolare, si è discusso della valutazione della capacità di intendere e di volere, evidenziando la mancanza di uniformità tra gli psichiatri. Inoltre, si è parlato della testimonianza come strumento fondamentale per la giustizia, ma anche delle distorsioni che possono essere causate dalle modalità con cui sono formulate le domande dall'esaminatore.
Il professor Giuseppe Sartori, professore di neuropsicologia forense, ha presentato una ricognizione delle problematiche legate alla valutazione della testimonianza e come questa debba tener conto dei dati scientifici oggi a disposizione.
Ha sottolineato l'importanza di considerare anche gli aspetti psicologici nella valutazione delle testimonianze, in modo da evitare distorsioni e interpretazioni sbagliate.
In conclusione, il convegno ha dimostrato una grande qualità scientifica e un impegno concreto per trasferire questo sapere alla giustizia, contribuendo a un inquadramento bilanciato dei casi giudiziari.