La sensibilità che può salvare il pianeta

L’app che guida la scelta universitaria, la sensibilità che può salvare il pianeta e ancora aiutare le aziende a essere più green. Questa è GlobalNewsroom, l’informazione quotidiana di Pop Economy

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La scelta dell'università è una delle decisioni più complicate nella vita di una persona. Sapere quale percorso di studi è più adatto e quale ateneo è consigliato può essere un vero dilemma. Per questo motivo è nata una startup innovativa fondata da giovani under 25 che ha l'obiettivo di creare un ponte tra il mondo del liceo e quello universitario.

Si tratta di Dispenso, una startup che accompagna gli studenti nel loro percorso di passaggio dalla scuola superiore all'università. L'idea nasce dalla loro esperienza personale, avendo affrontato prima gli studi liceali e poi quelli universitari. La novità è che gli studenti potranno frequentare un corso universitario senza essere immatricolati, grazie a dei corsi di orientamento pratici che li vedranno protagonisti. Finalmente potranno capire cosa accade all'interno di una facoltà universitaria e immedesimarsi nella vita di un precedente universitario.

L'obiettivo di Dispenso è quindi quello di dare un nuovo volto all'orientamento italiano e rivoluzionarlo dalle fondamenta. Vogliono anche rinnovare il sistema di preparazione ai test d'ingresso per le facoltà a numero chiuso, utilizzando il loro metodo innovativo de practice, validato da professionisti del settore e da più di 400 studenti che si sono affidati a loro. La percentuale di superamento del test è dell'80%.

La missione di Dispenso è quella di accompagnare lo studente nel suo percorso, prendendolo per mano, aiutandolo a fare una scelta consapevole e a studiare all'università dei suoi sogni. Le attività teoriche e pratiche sono condotte da studenti ed ex studenti, al fine di aiutare a compiere la scelta migliore.

Esistono anche persone che percepiscono le emozioni in modo molto più profondo. Un rumore, una luce, un tocco hanno un impatto fortissimo su di loro. Queste persone vengono definite "persone altamente sensibili", un'etichetta che potrebbe essere applicata al 20% della popolazione secondo la psicologa statunitense Elaine N. Aron. Non è sempre semplice convivere con questa sensibilità, che troppo spesso viene associata a debolezza.

Uno studio condotto dalla Queen Mary University di Londra ha affermato che l'alta sensibilità non è un segno di autismo, nonostante alcune similitudini. In un periodo difficile come quello attuale, tra pandemia e crisi climatica, le persone altamente sensibili potrebbero essere una risorsa e utilizzare la loro peculiarità per essere parte della soluzione.

Il cambiamento climatico è diventato un problema che non può più essere ignorato. Nonostante tutti possiamo fare la nostra parte, sono le grandi aziende a detenere il vero potere nel gioco. Secondo un rapporto del 2017 chiamato Carbon Major, 100 grandi aziende sono responsabili del 71% delle emissioni industriali globali di gas serra.

È per questa ragione che la startup StayinLife ha lanciato un nuovo software per misurare le emissioni delle aziende, analizzando le metriche di sostenibilità in 12 settori di impatto. L'azienda ha recentemente ottenuto un finanziamento di 7 milioni di dollari per espandere il suo progetto e continuare ad aiutare le aziende a capire come ridurre l'inquinamento e salvare il pianeta.

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