In Italia, il tema delle morti sul lavoro è ancora tristemente attuale. Nei primi sette mesi del 2023, sono state ben 559 le persone che hanno perso la vita durante le ore di lavoro, con una media di 80 decessi al mese. La situazione peggiore si registra in Lombardia, dove sono state contate ben 97 vittime da inizio anno. Nonostante siano stati fatti dei progressi nel corso del tempo, ancora oggi si parla di morti sul lavoro ogni settimana.
Pop News ha intervistato Enrico Vizza, segretario generale di UIL Lombardia Milano, durante l'incontro "Lavoro Sicurezza Legalità. Dal codice degli appalti all'abusivismo urbanistico". Vizza ha sottolineato la necessità di maggiori sanzioni e la sospensione delle attività produttive per le aziende non regolari. Ha anche espresso la sua preoccupazione per il fatto che alcuni casi di morti sul lavoro non abbiano ricevuto la giusta attenzione mediatica.
Il binomio tra sicurezza e illegalità è spesso indissolubile. Molte volte, dietro agli incidenti sul lavoro si nascondono episodi di malaffare. Vizza ha sottolineato l'importanza di combattere la criminalità e l'illegalità con leggi e sanzioni, ma anche con una consapevolezza che permetta di allontanare tali situazioni.
Riccardo Cutaia, segretario generale di FENEALUIL Lombradia, ha sottolineato che il problema principale è la prevalenza della logica del profitto sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Ha evidenziato la necessità di modificare il codice degli appalti e garantire la certezza della pena per gli infortuni sul lavoro.
Il processo giudiziario per gli infortuni sul lavoro è spesso lungo e complesso. Bruno Giordano, magistrato della Corte di Cassazione, ha spiegato che sono obbligatorie indagini preliminari e ispezioni amministrative, il che comporta un costo umano ed economico. Ha suggerito di creare una procura anti infortuni sul lavoro con competenze specializzate per accelerare i processi e scongiurare la prescrizione.
Pop News ha intervistato Enrico Vizza, segretario generale di UIL Lombardia Milano, durante l'incontro "Lavoro Sicurezza Legalità. Dal codice degli appalti all'abusivismo urbanistico". Vizza ha sottolineato la necessità di maggiori sanzioni e la sospensione delle attività produttive per le aziende non regolari. Ha anche espresso la sua preoccupazione per il fatto che alcuni casi di morti sul lavoro non abbiano ricevuto la giusta attenzione mediatica.
Il binomio tra sicurezza e illegalità è spesso indissolubile. Molte volte, dietro agli incidenti sul lavoro si nascondono episodi di malaffare. Vizza ha sottolineato l'importanza di combattere la criminalità e l'illegalità con leggi e sanzioni, ma anche con una consapevolezza che permetta di allontanare tali situazioni.
Riccardo Cutaia, segretario generale di FENEALUIL Lombradia, ha sottolineato che il problema principale è la prevalenza della logica del profitto sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Ha evidenziato la necessità di modificare il codice degli appalti e garantire la certezza della pena per gli infortuni sul lavoro.
Il processo giudiziario per gli infortuni sul lavoro è spesso lungo e complesso. Bruno Giordano, magistrato della Corte di Cassazione, ha spiegato che sono obbligatorie indagini preliminari e ispezioni amministrative, il che comporta un costo umano ed economico. Ha suggerito di creare una procura anti infortuni sul lavoro con competenze specializzate per accelerare i processi e scongiurare la prescrizione.