Cosa ci dice il cervello? Un crash da 6 miliardi di dollari e ancora sei donna? Allora niente fondi: no man no money. Questa è Global Newsroom l’informazione quotidiana di PopEconomy!
Il cervello umano è un organo complesso che mette in moto decine di reazioni diverse quando guardiamo un'immagine. L'emozione che scaturisce dalla vista di un prodotto, ad esempio, è ciò che fa la differenza nel processo di vendita. Proprio per questo, il Centro di ricerca di neuromarketing dell'Università degli Studi di Milano studia i comportamenti e le reazioni delle persone davanti a prodotti, spot pubblicitari e packaging, per capire meglio di cosa si tratta. In un'intervista a Pop Economy, Vincenzo Russo, direttore del centro di ricerca, ha spiegato che l'obiettivo della loro attività è quello di misurare la reazione emotiva dei consumatori, soprattutto quella che non si può intercettare con tecniche classiche di indagine come questionari e interviste.
Il Centro di ricerca di neuromarketing utilizza strumenti sofisticati e tecnologie avanzate per misurare le reazioni emotive delle persone, come le onde cerebrali, la sudorazione delle mani, la respirazione e il battito cardiaco. Questi strumenti permettono di verificare se le strategie di marketing di un'azienda, dal package di un prodotto fino ad arrivare ad una faccia in uno spot pubblicitario o una pagina web, sono efficaci nell'attivare in maniera corretta l'emozione del consumatore. L'attività del Centro di ricerca di neuromarketing si svolge in collaborazione con le aziende e come ricerca di base, e il lavoro svolto ha permesso al centro di essere tra i più accreditati in Italia, grazie anche ad una lunga storia e un numero di pubblicazioni particolarmente elevato.
Nel frattempo, Elon Musk, il noto imprenditore e fondatore di Tesla, ha subito una perdita di 5,6 miliardi di dollari a causa di un incidente mortale che ha coinvolto una delle sue auto senza conducente. L'incidente ha fatto calare le azioni della società di auto elettriche del 3,8%, ma Musk resta comunque la terza persona più ricca al mondo dopo Jeff Bezos e Bernard Arnault.
Tuttavia, non tutti i fondi e i finanziamenti sono garantiti nel mondo delle startup, soprattutto per le donne. Secondo un rapporto di MTG Capital, nel 2019, solo l'1% dei fondi di venture capital investiti nei paesi nordici era destinato a team fondati da donne. Una nuova manifestazione della disparità di genere che non tiene conto del successo delle donne e delle loro startup, come dimostra il caso di Whitney Wolf, una delle donne più ricche al mondo grazie alla sua app Bumble, che è stata recentemente quotata in borsa.
Il Centro di ricerca di neuromarketing utilizza strumenti sofisticati e tecnologie avanzate per misurare le reazioni emotive delle persone, come le onde cerebrali, la sudorazione delle mani, la respirazione e il battito cardiaco. Questi strumenti permettono di verificare se le strategie di marketing di un'azienda, dal package di un prodotto fino ad arrivare ad una faccia in uno spot pubblicitario o una pagina web, sono efficaci nell'attivare in maniera corretta l'emozione del consumatore. L'attività del Centro di ricerca di neuromarketing si svolge in collaborazione con le aziende e come ricerca di base, e il lavoro svolto ha permesso al centro di essere tra i più accreditati in Italia, grazie anche ad una lunga storia e un numero di pubblicazioni particolarmente elevato.
Nel frattempo, Elon Musk, il noto imprenditore e fondatore di Tesla, ha subito una perdita di 5,6 miliardi di dollari a causa di un incidente mortale che ha coinvolto una delle sue auto senza conducente. L'incidente ha fatto calare le azioni della società di auto elettriche del 3,8%, ma Musk resta comunque la terza persona più ricca al mondo dopo Jeff Bezos e Bernard Arnault.
Tuttavia, non tutti i fondi e i finanziamenti sono garantiti nel mondo delle startup, soprattutto per le donne. Secondo un rapporto di MTG Capital, nel 2019, solo l'1% dei fondi di venture capital investiti nei paesi nordici era destinato a team fondati da donne. Una nuova manifestazione della disparità di genere che non tiene conto del successo delle donne e delle loro startup, come dimostra il caso di Whitney Wolf, una delle donne più ricche al mondo grazie alla sua app Bumble, che è stata recentemente quotata in borsa.