Nuovo conflitto mondiale?

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Un nuovo assetto mondiale all'orizzonte: la prospettiva terribile di una Terza Guerra Mondiale con un'escalation che non risparmierebbe nemmeno l'uso di armi nucleari. Questo è il tema analizzato da Alessandro Albano, editor di Investing.com. Secondo Albano, senza dubbio si stanno costruendo equilibri economici inediti, ma la guerra in Ucraina ha esacerbato la divisione del mondo in due blocchi: quello asiatico, in cui si può includere la Russia diventata uno stato quasi vassallo della Cina, e l'Alleanza NATO. Albano sottolinea che la fine del conflitto in Ucraina pare lontana e che si continueranno a giocare le partite principali che possono essere il campo energetico, la produzione di materiali fondamentali per la transizione energetica come il litio e l'Isola di Formosa, ovvero Taiwan.

Ma non solo il conflitto si è spostato sul fronte monetario, e il rischio a lungo termine potrebbe essere quello di una caduta del dollaro. Albano parla della de-dollarizzazione del sistema monetario, un processo che riguarderà tempi molto lunghi, ma che è sicuramente da osservare. La Russia e la Cina hanno incrementato i passaggi monetari tra i due stati, aumentando la dipendenza della Russia con la Cina e sviluppando un'alleanza Russo-Cinese. Il dollaro è ancora la moneta principale per gli scambi di materie prime e di tutti gli altri servizi mondiali, ma l'indipendenza degli Stati Uniti potrebbe essere compromessa da quello che succederà a Taiwan nei prossimi decenni.

Albano sottolinea che il rischio di escalation riguarda tutti, e la telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky fa emergere come un inasprimento del conflitto possa davvero trascinare il mondo in una guerra mondiale. Albano spiega che il rischio di utilizzo delle armi nucleari da parte della Russia per quanto riguarda il fronte ucraino è abbastanza lontano, ma quello che potrebbe succedere a Taiwan è molto più importante in termini di scambi commerciali e produzione di semi conduttori, essenziali per le nuove tecnologie. La Cina è una potenza nucleare e il rischio di una guerra nucleare rimane un'incognita. La speranza è quella che non si arrivi all'utilizzo di questo tipo di armamenti.

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