Pubblicità fuorilegge

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Il lato oscuro dei videogiochi online è stato al centro di una recente intervista rilasciata da Manuela Borgese, Vicepresidente dell'Associazione Italiana Commercio Elettronico (ICEL). Secondo Borgese, il mondo dei videogiochi rappresenta un'ottima opportunità per l'occupazione, grazie alla creatività e alla varietà delle competenze richieste. Tuttavia, il settore presenta anche molte insidie, soprattutto per i minori.

Borgese ha evidenziato come il mondo dei videogiochi sia molto inaccessibile al controllo dei genitori, che non hanno una visibilità immediata su quello che succede all'interno dell'esperienza del giocatore. Ciò comporta la creazione di contesti di bullismo che in alcuni casi hanno portato al suicidio. Inoltre, si creano anche contesti in cui i giovani vengono incitati all'odio o alla discriminazione, violando i valori di uguaglianza che dovrebbero prevalere nella società.

Il mondo dei videogiochi online presenta anche dinamiche interne che possono rappresentare l'anticamera alla dipendenza dal gioco d'azzardo.

In un altro articolo, uno studio condotto dalla University College London ha rivelato che il 88% delle cliniche di bellezza a Londra viola la normativa volta a proteggere la salute pubblica che vieta la pubblicità del botox e di altre forme di tossina botulinica. La promozione di questa sostanza antietà è illegale perché si tratta di un medicinale soggetto a prescrizione medica, che dunque non può essere pubblicizzato ai sensi della Human Medicine Regulation del 2012. Questi risultati sollevano seri dubbi sulla capacità dell'Advertising Standards Authority di sorvegliare efficacemente il modo in cui un numero crescente di cliniche attira le persone a sottoporsi a iniezioni di tossina botulinica e altre pratiche estetiche.

Infine, secondo i dati delle Nazioni Unite, entro la metà di quest'anno l'India dovrebbe superare la Cina come paese più popoloso al mondo, con quasi 3 milioni di persone in più. Nonostante la Cina e l'India rappresenteranno più di un terzo degli 8 miliardi di persone stimate nel mondo, la crescita della popolazione indiana è stata in media del 1,2% dal 2011, in calo rispetto al 1,7% del decennio precedente. Secondo Poonam Muttreja, direttore esecutivo dell'Organizzazione Population Foundation of India, è fondamentale assicurarsi che le donne non siano spinte a matrimoni precoci e a gravidanze che limitino le loro aspirazioni.

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