Continua il nostro appuntamento settimanale con Mario Furlan che questa settimana ci insegna come saper cambiare!
In Italia si vive in una democrazia e si è liberi, ma ci sono persone che si costruiscono delle catene con le proprie mani e si imprigionano da soli. Mario Furlan, in un nuovo appuntamento di Pop Economy, ha parlato della libertà interiore e di come dipenda da noi stessi. Ha raccontato un aneddoto sugli elefanti che, quando sono piccoli, vengono legati con una catena di ferro ad un palo non particolarmente robusto. L'elefantino prova a liberarsi, ma dopo diversi tentativi si arrende e rinuncia. Anche quando cresce e diventa un pachiderma colossale, gli basta uno strappo per liberarsi ma non lo fa perché ha interiorizzato il concetto che non ce la può fare. Un contadino invece ha messo una catena alla porta d'accesso al suo campo per bloccare l'accesso alla gente del paese. Dopo aver visto la catena, le persone hanno rinunciato a passare, interiorizzando che di là non si passa.
Quante volte ci siamo sentiti rinunciatari perché ci siamo presi un po' di rifiuti o di umiliazioni? Ci sono due strade alternative per uscire da una situazione del genere: l'approccio graduale e l'approccio più veloce, dirompente e incisivo. L'approccio graduale consiste nel cominciare a bagnare i piedini in un mare freddo e poi poco per volta i polpacci, le cosce, i fianchi, fino a nuotare. L'approccio diretto invece consiste nel tuffarsi senza pensarci troppo. L'approccio graduale è quello che la maggior parte delle persone preferisce. Mario Furlan ha raccontato di aver deciso di ritornare a provarci con le ragazze. Ha tentato l'approccio diretto e si è abituato ai rifiuti, desensibilizzandosi.
Il consiglio di Furlan è di scegliere qualcosa che si vuole cambiare o smettere di fare, come ad esempio smettere di fumare, e pensare a quale approccio sia il migliore: l'approccio graduale o l'approccio drastico. L'approccio graduale prevede di fare un passetto alla volta, mentre l'approccio drastico prevede di tuffarsi e non pensarci più. Scegliere l'approccio giusto fa la differenza.
Quante volte ci siamo sentiti rinunciatari perché ci siamo presi un po' di rifiuti o di umiliazioni? Ci sono due strade alternative per uscire da una situazione del genere: l'approccio graduale e l'approccio più veloce, dirompente e incisivo. L'approccio graduale consiste nel cominciare a bagnare i piedini in un mare freddo e poi poco per volta i polpacci, le cosce, i fianchi, fino a nuotare. L'approccio diretto invece consiste nel tuffarsi senza pensarci troppo. L'approccio graduale è quello che la maggior parte delle persone preferisce. Mario Furlan ha raccontato di aver deciso di ritornare a provarci con le ragazze. Ha tentato l'approccio diretto e si è abituato ai rifiuti, desensibilizzandosi.
Il consiglio di Furlan è di scegliere qualcosa che si vuole cambiare o smettere di fare, come ad esempio smettere di fumare, e pensare a quale approccio sia il migliore: l'approccio graduale o l'approccio drastico. L'approccio graduale prevede di fare un passetto alla volta, mentre l'approccio drastico prevede di tuffarsi e non pensarci più. Scegliere l'approccio giusto fa la differenza.