Secondo la World Obesity Federation, entro il 2035 più della metà della popolazione mondiale sarà in sovrappeso. La situazione è allarmante e ci siamo rivolti a Simona Bertoli, ordinario di Scienze Dietetiche Applicate all'Università di Milano e direttore del Centro Obesità dell'Istituto Auxologico Italiano, per avere delle spiegazioni. Bertoli ci ha confermato che questo trend è noto da tempo nei paesi occidentali sviluppati, ma ora si sta assistendo anche ad un aumento del tasso di obesità nei paesi in via di sviluppo. In Italia, la situazione non fa eccezione. Secondo i dati, uno su dieci ha un'obesità, mentre il 40% della popolazione adulta ha problemi di eccesso ponderale, con una differenza territoriale evidente: al Nord la situazione è migliore, mentre al Sud, come in Campania, il tasso di sovrappeso raggiunge il 48-50%.
Le cause dell'obesità sono complesse e vanno dalla componente clinica a quella legata allo stile di vita. L'ambiente obesogenico, inteso come lo stile di vita, il livello di attività fisica e gli alimenti di cui disponiamo, oltre che agli stimoli che riceviamo per l'assunzione di cibo, sono fra le cause della patologia. La dieta mediterranea, tipica del nostro paese, è famosa in tutto il mondo per i suoi benefici, ma solo il 14% dei giovani adulti italiani la segue. Questo cambiamento è legato ai tempi, in cui sono sempre più disponibili alimenti pronti all'uso, molto densi di calorie, poco sazianti e molto appaganti, come gli ultra processati, che favoriscono l'induzione ai consumi.
L'Italia è la patria del cibo di qualità, ma spesso i giovani sono vittime di mode e tendenze come quella del delivery, senza dimenticare l'aspetto economico. Molti degli alimenti che ritroviamo nei fast food, molto ricchi di calorie, di grassi e molto appaganti, hanno anche dei costi più bassi rispetto ad alimenti di alta qualità come il pesce o la carne. Questo, alla fine, fa la differenza e tutti gli studi epidemiologici dimostrano che l'eccesso di peso è molto collegato al livello economico e socio-culturale.
L'obesità è una malattia che ha delle note complicanze sia di tipo metabolico, quindi rischio di diabete e complicanze cardiovascolari, che di tipo meccanico e psicologico. Tutti gli studi di socio-economia dimostrano che l'impatto dell'obesità sulla spesa sanitaria, sul numero di giorni di lavoro mancati e sulla disabilità che si genera nel tempo è molto elevato.
Le cause dell'obesità sono complesse e vanno dalla componente clinica a quella legata allo stile di vita. L'ambiente obesogenico, inteso come lo stile di vita, il livello di attività fisica e gli alimenti di cui disponiamo, oltre che agli stimoli che riceviamo per l'assunzione di cibo, sono fra le cause della patologia. La dieta mediterranea, tipica del nostro paese, è famosa in tutto il mondo per i suoi benefici, ma solo il 14% dei giovani adulti italiani la segue. Questo cambiamento è legato ai tempi, in cui sono sempre più disponibili alimenti pronti all'uso, molto densi di calorie, poco sazianti e molto appaganti, come gli ultra processati, che favoriscono l'induzione ai consumi.
L'Italia è la patria del cibo di qualità, ma spesso i giovani sono vittime di mode e tendenze come quella del delivery, senza dimenticare l'aspetto economico. Molti degli alimenti che ritroviamo nei fast food, molto ricchi di calorie, di grassi e molto appaganti, hanno anche dei costi più bassi rispetto ad alimenti di alta qualità come il pesce o la carne. Questo, alla fine, fa la differenza e tutti gli studi epidemiologici dimostrano che l'eccesso di peso è molto collegato al livello economico e socio-culturale.
L'obesità è una malattia che ha delle note complicanze sia di tipo metabolico, quindi rischio di diabete e complicanze cardiovascolari, che di tipo meccanico e psicologico. Tutti gli studi di socio-economia dimostrano che l'impatto dell'obesità sulla spesa sanitaria, sul numero di giorni di lavoro mancati e sulla disabilità che si genera nel tempo è molto elevato.