L’edizione di #WeMakeFuture si è ormai conclusa: vediamo com’è andata e scopriamo qualche consiglio per il futuro!
Si è appena concluso il Remake Future, il più grande festival dell'Innovazione digitale e sociale, che ha visto protagonisti molti temi come la sostenibilità ambientale, l'utilizzo corretto dei social media, l'innovazione tecnologica e la robotica. Ma il Remake Future non è solo un evento in sé, come ci spiega il suo ideatore Cosmano Lombardo, ma anche un "contenitore di più temi che vanno dalla sostenibilità ambientale all'utilizzo corretto dei social media, tutti i temi relativi all'innovazione tecnologica, quindi la robotica, l'intelligenza artificiale".
Il Remake Future non è solo un festival, ma anche un "acceleratore di educazione, di formazione, di cultura all'innovazione digitale e sociale", che coinvolge giovani, ricerca ed eccellenze italiane, e che mira ad un futuro sostenibile. Tra gli eventi del festival si è svolto il Premio Nazionale Ricerca Big Data e Artificiali Intelligence che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori italiani che hanno presentato i loro lavori relativi ai big data e all'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di creare progetti che ricadano sulla società.
Il premio ha visto la partecipazione di molti progetti molto interessanti, ma i sei vincitori si sono concentrati soprattutto sul tema della salute. I sei vincitori sono: Riccardo Guglielmo, Nicolò Parmigiani, Antonio la Mattina, Francesca Cavaliere, Michele Fraccaroli e Damiano Orsolino. Questi vincitori riceveranno un premio di 3.500 euro ciascuno, per un totale di 13.500 euro.
Il Remake Future ha l'obiettivo di dare visibilità e di rendere rock anche temi che in questi anni sono rimasti un po' in sordina, come la ricerca umana in techno, le donne, la tecnologia, i temi della sostenibilità ambientale e della lotta alla mafia attraverso l'innovazione tecnologica, il mondo aerospace, il tema dell'osservazione della terra legata all'intelligenza artificiale.
Il mondo della ricerca e dell'impresa non sono mai stati così vicini come in questo festival che punta sulla convergenza tra più mondi e più temi, per cambiare pagina e sensibilizzare sempre di più la società sulla ricerca, sulla cultura e sulla formazione. Secondo Lombardo, le caratteristiche che deve avere un progetto vincente sono: "una competenza tecnica molto forte su specificità progettuali tecnologicamente molto avanzate che però hanno come obiettivo quello di migliorare la quotidianità delle persone". In altre parole, un progetto che non abbia l'obiettivo esclusivo di monetizzare, ma che abbia quello di migliorare la vita delle persone.
Il Remake Future non è solo un festival, ma anche un "acceleratore di educazione, di formazione, di cultura all'innovazione digitale e sociale", che coinvolge giovani, ricerca ed eccellenze italiane, e che mira ad un futuro sostenibile. Tra gli eventi del festival si è svolto il Premio Nazionale Ricerca Big Data e Artificiali Intelligence che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori italiani che hanno presentato i loro lavori relativi ai big data e all'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di creare progetti che ricadano sulla società.
Il premio ha visto la partecipazione di molti progetti molto interessanti, ma i sei vincitori si sono concentrati soprattutto sul tema della salute. I sei vincitori sono: Riccardo Guglielmo, Nicolò Parmigiani, Antonio la Mattina, Francesca Cavaliere, Michele Fraccaroli e Damiano Orsolino. Questi vincitori riceveranno un premio di 3.500 euro ciascuno, per un totale di 13.500 euro.
Il Remake Future ha l'obiettivo di dare visibilità e di rendere rock anche temi che in questi anni sono rimasti un po' in sordina, come la ricerca umana in techno, le donne, la tecnologia, i temi della sostenibilità ambientale e della lotta alla mafia attraverso l'innovazione tecnologica, il mondo aerospace, il tema dell'osservazione della terra legata all'intelligenza artificiale.
Il mondo della ricerca e dell'impresa non sono mai stati così vicini come in questo festival che punta sulla convergenza tra più mondi e più temi, per cambiare pagina e sensibilizzare sempre di più la società sulla ricerca, sulla cultura e sulla formazione. Secondo Lombardo, le caratteristiche che deve avere un progetto vincente sono: "una competenza tecnica molto forte su specificità progettuali tecnologicamente molto avanzate che però hanno come obiettivo quello di migliorare la quotidianità delle persone". In altre parole, un progetto che non abbia l'obiettivo esclusivo di monetizzare, ma che abbia quello di migliorare la vita delle persone.